giovedì 15 marzo 2012

GOVERNO NUOVI VERTICI PER LAVORO E GIUSTIZIA E SI TRALASCIA LA RAI.

 Il governo e i leader dei partiti di maggioranza hanno trovato un'intesa sulla giustizia ed è in arrivo un emendamento sul ddl corruzione. Si è convenuto di trovare una soluzione equilibrata anche sulla responsabilità civile dei magistrati, sull'articolo 18 e sulle intercettazioni. Nell'incontro a palazzo Chigi sono stati discussi i principali temi dell'agenda del governo dei prossimi mesi, alla presenza dei ministri responsabili di tali tematiche.
All'incontro organizzato dal presidente del Consiglio, Mario Monti, hanno preso parte il segretario del Pdl, Angelino Alfano, il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, e il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini.

Prima di tutto, si legge in un comunicato diffuso dalla presidenza del Consiglio, è stato affrontato il tema del mercato del lavoro: il presidente ha sottolineato la necessità di una riforma ad ampio raggio dei diversi aspetti del mercato del lavoro per la credibilità dell'impegno riformatore del governo anche a livello internazionale e soprattutto per giungere ad un aumento dell'occupazione e della crescita.

Il ministro Fornero ha enunciato i principi della riforma che è oggetto di un dialogo intenso e costruttivo con le parti sociali: la semplificazione delle tipologie contrattuali, al fine di facilitare l'accesso dei giovani ad un impiego stabile; la revisione degli ammortizzatori sociali assicurando l'universalità di un nuovo sistema di assicurazione sociale per l'impiego; la revisione delle norme che regolano il licenziamento dei lavoratori, distinguendo tra il licenziamento per ragioni discriminatorie da quello per ragioni disciplinari e quello causato da ragioni esclusivamente economiche; il rafforzamento delle politiche attive e dei servizi per l'impiego. Si è inoltre soffermata sulle misure dirette ad accrescere l'occupazione giovanile e femminile. I leader politici hanno espresso l'auspicio che gli orientamenti esposti possano trovare l'accordo delle parti sociali e ottenere un'approvazione tempestiva da parte del Parlamento.

Sui temi della giustizia, si è convenuto sulla proposta del governo, esplicitata dal ministro Severino, mirante a: integrare una più ampia disciplina anti-corruzione nel disegno di legge dell'on. Alfano; pervenire ad una nuova disciplina delle intercettazioni telefoniche, tenendo conto delle iniziative dei gruppi parlamentari; intraprendere una revisione del processo del lavoro che ne riduca la durata e che ne rafforzi l'efficacia in termini di certezza del diritto; pervenire ad una soluzione equilibrata e condivisa sulla responsabilità civile del magistrato.

Il ministro degli Esteri Terzi ha illustrato le linee di politica estera in corso, in particolare nella sua dimensione mediterranea. Il ministro si è in particolare soffermato sulle azioni del governo affinche'‚ sia possibile giungere ad una ricostruzione precisa degli avvenimento che hanno portato alla tragica scomparsa dell'ingegner Lamolinara in Nigeria e ha riferito sugli ultimi sviluppi relativi alla situazione dei due marò italiani trattenuti in India.

Slitta l'accordo sulla Rai
Sciolti i nodi su giustizia e lavoro Mario Monti, dopo tre ore di vertice a palazzo Chigi, riserva all'ultima parte del summit il tema "caldo" della Rai. Ma altre due ore di discussione non bastano a superare i veti incrociati di Alfano e Bersani. Tanto da costringere Monti a prendere tempo e rinviare la questione a una prossima riunione, per evitare forzature che avrebbero rischiato di spaccare la maggioranza che lo sostiene. Il premier aveva messo in chiaro che non avrebbe accettato veti dai partiti, ma oggi il professore deve prendere atto che un accordo sulla Rai è ben lungi dall'essere raggiunto. Per il Pdl c'è anche sul tavolo, e strettamente legato al tema Rai, la questione spinosa dell'asta sulle frequenze tv. Per il Pd, invece, resta netta la determinazione a non accettare un rinnovo dei vertici senza una riforma della governance.

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