domenica 29 aprile 2012

IMU 2012: QUANDO SI PAGA, SCADENZA RATE E CASI PARTICOLARI.

Ritorniamo a parlare di Imu, la nuova tassa sulle proprieta' immobiliari introdotta dal governo Monti.

L'imposta si pagherà in tre rate con i due terzi dell'importo da versare entro settembre.

Ognuna delle tre rate (16 giugno, 16 settembre, 16 dicembre) sarà pari a un terzo dell'imposta, calcolata applicando l'aliquota base, pari allo 0,4 per mille.

La terza rata è a saldo dell'imposta complessivamente dovuta per l'intero anno con conguaglio sulle precedenti rate; i comuni potranno aumentare o diminuire l'aliquota base dello 0,2 per cento.

Attenti, però, ai casi particolari che ci illustra Roberto Bosio su Conti in Tasca:

1) In presenza di più residenze familiari per lo stesso nucleo, solo una verrà considerata abitazione principale - e quindi solo quella potrà godere delle detrazioni relative e della minore aliquota;

2) per le case a canone concordato ci sarà la possibilità di ridurre l'aliquota Imu 2012 al 4 per mille - anche se il valore di riferimento resterà quello del 7,6 per mille;

3) l'unità non locata in possesso di anziano o disabile ricoverato in una struttura pagherà la stessa aliquota prevista per l'abitazione principale;

4) Gli immobili dati in comodato gratuito ricadono nella disciplina ordinaria. Su di loro quindi bisognerebbe applicare l'aliquota del 7,6 per mille, e non godono di detrazioni;

5) per gli edifici storici si prevede che le agevolazioni esistenti vengano azzerate e si prevede che in caso di locazione il 35% non sia tassato;

6) la nuova tassa potrà essere pagata con l'F24 ma anche con i bollettini postali.

sabato 28 aprile 2012

ECONOMIA ITALIANA: SPRECHI E SOLDI SPESI MALE IN ALCUNE REGIONI D'ITALIA.


In Calabria, a 55 anni è andato in pensione il consigliere regionale Pietro Gamborino dopo una sola legislatura. Ha potuto permetterselo, naturalmente. E le spese di rappresentanza, da queste parti, costano 185mila euro l'anno per il presidente dell'assemblea regionale, Francesco Talarico. Naturalmente, a spese dei cittadini. In Campania è appena stato votato che le proposte di legge regionale non dovranno avere più il "visto di conformità" da parte della struttura dedicata a fare le verifiche finanziarie. Basterà una "relazione tecnica" da parte degli "uffici della giunta regionale competenti in materia di finanze e bilancio". Via quindi anche alle spese folli.

Esempi. In ogni regione c'è una spesa pazza. Irragionevole. Uno spreco. Tra 2008 e 2009, con l'Italia che vedeva arretrare il Pil pro capite di cinque punti percentuali, le uscite delle Regioni sono passate da 119 a 209 miliardi di euro (+75,1%).

Davanti a tutti c'è l'Umbria (+143%), poi l'Emilia-Romagna (+125%), la Sicilia (+125,7%), la Basilicata (115,2%), il Piemonte (+91,8%) e la Toscana (+84,6%). Se invece facciamo un salto nel settore sanitario, in nome dell'autonomia regionale, scopriamo che un lombardo deve tirar fuori di tasca 21 euro l'anno, un campano 70. Un molisano addirittura 173. E in Sicilia arriviamo a 353. Se tutte le regioni si allineassero alla Lombardia, si risparmierebbero 785 milioni l'anno.

Un altro dato? Nel Lazio, per 250 delibere - la maggior parte sottoposte al parere della Corte dei Conti, sono stati spesi 8,6 milioni di euro. Si va dalla Rievocazione storica della battaglia di Lepanto alla Sagra del carciofo di Sezze. A Bruxelles la sede di rappresentanza del Veneto costa 3,6 milioni di euro. E ancora: la Regione Lazio - oltre alle sedi istituzionali - dispone di 13 fabbricati a uso residenziale e 367 appartamento. Eppure, spende 20 milioni ulteriori per affittare altri immobili. E ha dato il via a lavori di ampliamento della sede della Pisana, costruendo due nuove palazzine. Il costo? Dieci milioni di euro.
Infine, il Consiglio regionale del Piemonte ha speso 16,3 milioni di euro per rilevare e ristrutturare l'ex sede torinese del Banco di Sicilia. La Puglia ne ha stanziati 87 per la nuova sede del Consiglio regionale. La Regione Lombardia 570 per la nuova sede, una reggia con tanto di eliporto e foresteria. Gli arredamenti, da soli, sono costati 127 milioni.
Sprechi, da Nord a Sud. Qui non c'è differenza che tenga.

STANDARD E POOR'S: GIU' IL RATING DI SPAGNA E FIAT.

Lo strale di S&P ha nuovamente declassato il debito sovrano della Spagna, di ben due gradini, arrivando a BBB+.

Secondo l'agenzia di rating, infatti, Madrid sarà costretta ad innalzare l'ammontare del suo debito pubblico per sostenere le banche iberiche in serie difficoltà.

Gli analisti di S&P non sono per niente fiduciosi nel futuro del Paese prevedendo una contrazione dell'economia spagnola dell'1,5% per il 2012 e, nel 2013, un calo del Pil di un ulteriore 0,5%.

Ma l'agenzia statunitense ha affondato un duro colpo anche alla Fiat, il cui rating è passatp da BB- da BB, con outlook stabile, a causa della "debole performance di Fiat in Europa".

L'agenzia - informa Repubblica - ritiene che Fiat "continuerà a soffrire della sovracapacità dell'industria e della sottoutilizzazione dei suoi impianti in Europa nei prossimi anni".

S&P si aspetta, inoltre, una debole domanda dei consumatori, soprattutto in Italia.

mercoledì 25 aprile 2012

MODELLO UNICO 730. TEMPI E MODI PER LA SUA COMPILAZIONE.

Stanno per scadere i termini per la consegna della dichiarazione dei redditi, 730, Unico PF, SP, SC ed IRAP. Vi abbiamo parlato del Modello 730, di come, dove e quando presentarlo, e dei documenti necessari per la sua compilazione.
Occupiamoci ora del Modello Unico o meglio dei modelli perché le tipologie sono diverse a seconda di chi deve presentare la dichiarazione. Il primo tipo è l'Unico Società di persone (Unico Sp) che permette di presentare la dichiarazione dei redditi e dell'Iva. Lo devono compilare tutti i contribuenti tenuti alla presentazione sia della dichiarazione dei redditi sia della dichiarazione Iva.
I contribuenti che intendono utilizzare in compensazione o chiedere a rimborso il credito risultante dalla dichiarazione Iva, possono presentarla separatamente dal modello Unico Sp.
Il modello Unico Sp si articola, a sua volta, in due modelli: modello per la dichiarazione dei redditi, i cui quadri sono contrassegnati dalla lettera R; modello per la dichiarazione annuale Iva, i cui quadri sono contrassegnati dalla lettera V.
Il secondo tipo è l'Unico Società di Capitali (Unico Sc) che permette a enti commerciali ed equiparati di presentare la dichiarazione dei redditi e dell'Iva.
Devono compilare la dichiarazione in forma unificata i contribuenti tenuti alla presentazione sia della dichiarazione dei redditi sia della dichiarazione Iva se hanno un periodo d'imposta, ai fini Ires, coincidente con l'anno solare.
Tuttavia, i contribuenti che intendono utilizzare in compensazione o chiedere a rimborso il credito risultante dalla dichiarazione Iva, possono presentarla separatamente dal modello Unico Sc.
Il modello Unico Sc è composto di due modelli: modello per la dichiarazione dei redditi, i cui quadri sono contrassegnati dalla lettera R, modello per la dichiarazione annuale Iva, i cui quadri sono contrassegnati dalla lettera V.

Poi abbiamo l'Unico Enti non commerciali ed equiparati (Unico Enc) che permette di presentare la dichiarazione dei redditi e dell'Iva.
Devono compilare la dichiarazione in forma unificata i contribuenti tenuti alla presentazione sia della dichiarazione dei redditi sia della dichiarazione Iva, se hanno un periodo d'imposta coincidente con l'anno solare.
Tuttavia, i contribuenti che intendono utilizzare in compensazione o chiedere a rimborso il credito risultante dalla dichiarazione Iva, possono presentarla separatamente dal modello Unico Enc.
Il modello Unico Enc è composto, a sua volta, di due modelli: modello per la dichiarazione dei redditi, i cui quadri sono contrassegnati dalla lettera R, modello per la dichiarazione annuale Iva, i cui quadri sono contrassegnati dalla lettera V.

ISOLE TREMITI IN VENDITA ALL'ASTA, MA PER ORA NESSUNA RICHIESTA D'ACQUISTO.

Nessuna offerta: è andata deserta l'asta per la vendita delle aree pubbliche delle Isole Tremiti destinate a un piano di edilizia economica e popolare. Nelle cinque ore in cui è rimasto aperto per raccogliere le offerte, l'ufficio protocollo è rimasto inoperoso. Nel municipio commissariato dal gennaio del 2010, era presente il responsabile dell'ufficio tecnico, Antonio Giannetta. "Per ora scampato pericolo",  commenta l'assessore all'urbanistica della Regione Puglia, Angela Barbanente che nelle ultime ore aveva invitato il commissario prefettizio a valutare l'adozione di un provvedimento di autotutela. Non ce n'è stato bisogno: nelle ultime ore disponibili per presentare una manifestazione d'interesse per quei suoli resi edificabili sulle isole San Domino e San Nicola.

Il Comune spera di ricavare oltre quattro milioni di euro dalla vendita di 32mila metri quadrati (in più lotti) sull'isola maggiore, San Domino, e del lotto unico di 37mila mq sull'isola di San Nicola. I terreni in questione rientrano in un Piano di edilizia economica e popolare. La Regione è contraria e, per bloccare la procedura, è partita un'altra lettera destinata al Comune delle Tremiti, retto dal commissario straordinario Carmela Palumbo, che ha sostituito lo storico sindaco delle Tremiti Giuseppe Calabrese.  Palumbo cerca di smontare la polemica: "Io sono un commissario prefettizio e finché ci sono applico la legge. La variante di cui parla l'assessore era stata discussa anni addietro e al mio arrivo l'ho trovata già approvata e definitiva. Nessuno intende fare speculazioni sulle Tremiti e in quei lotti sorgeranno soltanto case popolari". Un'altra nota formale era stata inviata all'inizio di aprile a cui dal Municipio hanno risposto ribadendo che si tratta di una procedura corretta.

Dal Comune delle Tremiti, pertanto, non c'è alcuna marcia indietro perché la procedura è ritenuta "conforme" al Piano di edilizia sociale approvato dalla Regione. Tra l'altro qui a maggio si vota: sono quattro i candidati alla carica di sindaco e quello dell'asta non è il principale argomento di campagna elettorale visto che il turismo rimane il tema di punta, peraltro nell'anno in cui se n'è andato un "tremitese" adottivo doc, il cantautore Lucio Dalla, che aveva eletto le isole a suo "buen retiro" estivo e a cui in estate sarà dedicato un memorial. L'equilibrio su cui l'asta nasce è fragilissimo: sono in gioco le esigenze di cassa e di ripianamento del deficit pubblico e la tutela di isole affascinanti e perennemente minacciate da trivellazioni petrolifere o speculazioni edilizie. E ora molti temono che l'asta possa diventare il "cavallo di Troia" per una speculazione edilizia. Il Comune spera di ricavare quattro milioni di euro, forse anche qualcosa in più, in modo da rimettere in sesto le anemiche casse pubbliche. E non teme speculazioni perché si tratta di "housing sociale".

Le aree all'asta sono sulle isole principali di San Nicola e di San Domino anche perché le altre tre (Cretaccio, Caprara e Pianosa) sono disabitate ed inidonee. Per rintracciare l'avviso pubblico, è inutile consultare il sito internet del Comune che è disattivato, causa tagli alle spese. Su San Domino, l'isola maggiore dove vivono i circa 500 abitanti, la superficie complessiva del lotto edificabile è di mq 31.585 con vendita in porzioni di lotto dell'importo stimato in euro 370.536 ciascuno. Su San Nicola il lotto è unico, esteso mq 37.046 ed in vendita per intero ad euro 363.825, secondo la stima. L'asta, dunque, va avanti. Sta di fatto che ogni volta che un progetto riguarda le Tremiti, i vincoli vigenti ed il fascino delle isole sono una forte motivazione per dire "no". Non è molto lontana nel tempo l'intenzione di realizzare un ponte in legno, una "passeggiata turistica e commerciale", tra San Domino ed il Cretaccio.

domenica 22 aprile 2012

CALCIO SERIE A: GENOA-SIENA SOSPESA PER 45 MINUTI PER LANCIO DI LACRIMOGENI E PETARDI DAGLI SPALTI.

Genoa-Siena, gara del 34° turno di Serie A, condotta dalla squadra toscana per 4 a 0, è stata sospesa per 45 minuti per il lancio di fumogeni e petardi dagli spalti. E' poi iniziata la contestazione con i numerosi tifosi che hanno invaso la tribuna centrale. Gli ultrà genoani hanno anche chiesto ai giocatori di togliersi le maglie. In campo il presidente Preziosi che ha parlato con i responsabili dell'ordine pubblico e con la squadra.
Poi è intervenuto Sculli, attaccante rossoblu, e appeso sul telone degli spogliatoi ha parlato con un capotifoso indicando poi al capitano Marco Rossi che aveva in mano le divise dei compagni di fargliele indossare.

La partita è poi ripresa regolarmente, ma gli ultrà rossoblu, non hanno più visto la partita: si sono abbracciati ed hanno voltato le spalle al campo di gioco.

ESODATI: AGEVOLAZIONI PER LE AZIENDE CHE LI ASSUMONO.

Mentre il ministro Fornero annuncia di aver trovato le risorse per coprire l'assenza di ammortizzatori per 65mila esodati, scoppia la guerra degli esodati, quei lavoratori che nei prossimi mesi si ritroveranno senza sussidio e senza pensione. Un esercito di ex lavoratori che spazia dai 130mila dichiarati dall'Inps e i 300mila dei sindacati. Ma potrebbe esserci una soluzione: il governo ha allo studio un decreto per agevolare le imprese che li assumono.
No dalle aziende
Il ministro Fornero a Torino aveva abbozzato l'idea di una riassunzione da parte delle stesse aziende che avevano trovato l'accordo con gli esodati. Ma proprio le imprese chiudono la porta. La prima ad aver dichiarato la propria indisponibilità sono le Poste (azienda peraltro a capitale statale). Migliaia di lavoratori avevano raggiunto l'accordo con l'azienda per lasciare il proprio posto di lavoro ai figli. E sulla stessa linea ci sono anche altre aziende che attraverso gli accordi con i propri dipendenti per snellire l'organico hanno messo a punto piano pluriennali.

L'idea delle agevolazioni
Da qui l'idea di un decreto legge che prenda vita nei prossimi mesi. Tamponata l'emergenza per i 65mila esodati senza "paracadute" dal gennaio 2012, ci sono alcuni mesi per trovare una soluzione agli altri 100-200mila ex lavoratori. Secondo indiscrezioni di stampa il ministero del Welfare sta lavorando a una legge che dia sgravi fiscali alle imprese che decidono di assumere ex esodati trasformandoli in una sorta di categoria protetta.

sabato 21 aprile 2012

UCRANIA: COME UN RITUALE I CANI RANDAGI VENGONO BUTTATI ANCORA VIVI NEI FORNI CREMATORI MOBILI.

I prossimi Europei di calcio in Ucrania, hanno fatto scatenare una terribile e tragica iniziativa, che sembra avere dell'incredibile. Qualcosa di crudele che ha portato e' sta portando al massacro di cani randagi per poi bruciarli in dei forni crematori mobili. Un mese fa circa Michel Platini, presidente della Uefa, si e' recato appunto in Ucrania per constatare di persona l'avanzamento dei  lavori concordati, per l'ammodernamento di alcune strutture pubbliche come aeroporti, stadi, in vista dei prossimi Europei di calcio e nel contempo e'stata decisa  una drasticacampagna contro i cani randagi, insomma fare un po' di pulito dalle varie citta dell'Ucrania, di questi cani un po' sperduti ed in alcuni paesi organizzati in ronde li ammazzano e poi li bruciano in dei forni crematori. Tutto cio' accadrebbe anche nella capitale Kiev. Il dramma e' stato denunciato alle autorita' varie locali e agli animalisti e addirittura alcuni residenti di alcune citta' dove avvengono questi terribili rituali, in alcune circostanze vengono bruciati addirittura vivi, buttati ancora con gli occhi aperti in questi forni crematori.




SCUSATE PER L'IMMAGINE SOPRA COSI' CRUDA, MA MI 
 PIACEREBBE FAR CAPIRE A QUESTI IDIOTI CHE NON SI PUO' FARE TANTO MALE A QUESTE BESTIE CON TANTA CRUDELTA', ANCHE LORO TRASMETTONO QUALCOSA CHE CI DANNO EMOZIONI. IO HO UN CANE CHE PREFERISCO CHIAMARE AMICO, SI CHIAMA BALU', NELLA FOTO QUI A DESTRA E A VEDERE QUESTE FOTO PENSO A LUI PRENDETEVELA CON CHI SI PUO' DIFENDERE E ALLA PARI . . . NON FATE I CODARDI . . .

ULTIMISSIME CRONACA: ANZIANO AZZANNATO DA TRE CANI AD AGRIGENTO.

Un uomo di 73 anni, Calogero Profeta, è stato aggredito da due cani di grossa taglia ed è morto per le gravi ferite, mentre veniva trasportato dai soccorritori verso l'ospedale "Barone Lombardo" di Canicattì (Agrigento). Profeta si trovava in un suo appezzamento di terreno quando gli animali lo hanno assalito. L'allarme è stato dato da alcuni passanti che hanno avvertito il 118 e i carabinieri.
Profeta, all'arrivo del'ambulanza era ancora in vita, ma è deceduto prima di arrivare in ospedale. I carabinieri stanno verificando ora la posizione del proprietario dei due cani, di razza Corso. Il veterinario dell'Asp di Agrigento dovrà decidere se abbattere o meno i due animali.

CALCIO SCOMMESSE: CAROBBIO, IL GIOCATORE DEL SIENA SI SCAGLIA CONTRO IL TECNICO DELLA JUVENTUS, ANTONIO CONTE: "PARTITE TRUCCATE, CONTE SAPEVA . . ."

"Antonio Conte sapeva delle combine" così l'ex giocatore del Siena Filippo Carobbio attacca il tecnico della Juventus. Accuse circostanziate e riguardanti la scorsa stagione, quando Conte era il suo allenatore al Siena. Rivelazioni ripetute due volte: davanti al procuratore federale Stefano Palazzi e al pm Di Martino, che lo aveva arrestato lo scorso 19 dicembre. Circostanze che, se confermate potrebbero mettere nei guai Conte.

Il rischio per l'allenatore della Juve è di essere squalificato per 12 mesi, nel caso gli venisse contestata soltanto l'omessa denuncia o addirittura tre anni di stop per illecito. Le accuse di Carobbio sono particolarmente pericolose perché arrivano da una fonte che gli inquirenti giudicano attendibile.

Carobbio ha tirato in ballo Conte dopo le nuove rivelazioni di Gervasoni. A suo dire il tecnico avrebbe saputo della combine (insieme al suo vice Stellini) di almeno una gara del Siena. Ma sotto la lente della procura, oltre a Novara-Siena, ci sono diverse gare dei toscani: Siena-Piacenza 2-3; Siena-Sassuolo 4-0; Siena-Ascoli 3-0; AlbinoLeffe-Siena 1-0.

Gervasoni e Carobbio hanno deciso di collaborare dopo l'arresto e finora tutte le loro rivelazioni si sono rivelate puntuali. Anche se arrivate "a rate" e non tutte in una volta sola hanno consentito agli inquirenti di fare notevoli passi avanti. Quello che emerge dai verbali è che del tarocco della partita Novara-Siena del 1° maggio 2011, organizzato dai giocatori e finita 2-2, fosse stato informato anche Conte.

L'elemento discriminate, se le rivelazioni si rivelassero fondate, potrebbe essere la reazione dell'allenatore. Prese le distanze? Non disse nulla? Cercò di convincere i suoi a non fare accordi?

domenica 15 aprile 2012

I DIVIDENTI DEL FTSE MILANO QUANTO VALGONO E QUANTO RENDONO.

Tutte le società del FTSEMib hanno comunicato il dividendo 2012 relativo all'esercizio 2011. Non sono mancate le sorprese, in particolare tra i bancari. Diversi istituti, tra cui Unicredit, hanno deciso di non assegnare la cedola. La società più "generosa" è Enel, il cui dividendo (comprensivo dell'acconto staccato a novembre del 2011) garantisce un rendimento superiore al 10% sulla base del prezzo chiusura di giovedì 5 aprile.

Per una corretta lettura della tabella: Il dividendo in azioni della Popolare dell'Emilia Romagna è stato convertito automaticamente in euro sulla base del rapporto di assegnazione e del prezzo di chiusura delle azioni del 5 aprile.


SOCIETA'
   
DIVIDENDO
   
PREZZO IL 5 APRILE
   
RENDIMENTO
A2A     0,013     0,557     2,33%
-------------------------------------------------
Ansaldo-Sts     0,2     7,405     2,70%
--------------------------------------------------
Atlantia     0,746     12,02     6,21%
--------------------------------------------
Autogrill     0,28     7,815     3,58%
-------------------------------------------------
Azimut     0,25     7,56     3,31%
--------------------------------------------------
Banco Popolare     n.d.     1,218     n.d.
--------------------------------------------------------------
Banca MPS     n.d.     0,2892     n.d.
--------------------------------------------------------------------------------
Banca Pop. Emilia Romagna *     0,09882857     4,818     2,05%
---------------------------------------------------------------------
Banca Popolare di Milano     n.d.     0,3522     n.d.
--------------------------------------------------------------------
Buzzi Unicem     0,05     8,13     0,62%
----------------------------------------------
Campari     0,07     5,155     1,36%
---------------------------------------------
Diasorin     0,46     22,15     2,08%
-----------------------------------------
Enel     0,26     2,58     10,08%
------------------------------------------------------------
Enel Green Power     0,0248     1,356     1,83%
-------------------------------------------
ENI     1,04     17,2     6,05%
--------------------------------------------
Exor     0,335     18,23     1,84%
------------------------------------
Fiat     n.d.     4,274     n.d.
-------------------------------------------------
Fiat Industrial     0,185     8,135     2,27%
-------------------------------------------------------
Finmeccanica     n.d.     3,658     n.d.
-----------------------------------------------
Generali     0,2     11,04     1,81%
-----------------------------------------------
Impregilo     0,09     2,902     3,10%
------------------------------------------------------
IntesaSanpaolo     0,05     1,235     4,05%
------------------------------------------------------
Lottomatica     0,71     14,36     4,94%
-------------------------------------------------------
Luxottica     0,49     26,79     1,83%
---------------------------------------------------
Mediaset     0,1     1,908     5,24%
--------------------------------------------------
Mediobanca     0,17     4,016     4,23%
------------------------------------------------------
Mediolanum     0,11     3,28     3,35%
---------------------------------------------------
Parmalat     0,1     1,81     5,52%
---------------------------------------------
Pirelli     0,27     9,01     3,00%
------------------------------------------------
Prysmian     0,21     12,6     1,67%
--------------------------------------------
Saipem     0,7     38,45     1,82%
---------------------------------------------
Salvatore Ferragamo     0,28     16,08     1,74%
-----------------------------------------------------------
Snam     0,24     3,53     6,80%
-----------------------------------------
STM **     0,305     5,8     5,26%
----------------------------------------------------
Telecom Italia     0,043     0,85     5,06%
------------------------------------------------
Tenaris ***     0,290     14,26     2,03%
----------------------------------------
Terna     0,21     2,918     7,20%
----------------------------------------
Tod's     2,50     84,15     2,97%
-------------------------------------------
UBI Banca     0,05     2,898     1,73%
---------------------------------------
Unicredit      n.d.     3,308     n.d.
-----------------------------------------------------


* = dividendo in contanti (0,03 euro) e in azioni (1 ogni 70 titoli)
** = dividendo effettivo di 0,4$ (tasso di cambio 1,31)
*** = dividendo effettivo di 0,38$ (tasso di cambio 1,31)

LA CINA PRENDE IL SOPRAVVENTO A MILANO ANCHE ALL'ANAGRAFE, IL SCIUR HU BATTE IL BRAMBILLA.

Il tipico milanese è diventato il sciur Hu. No, non è uno scherzo, ma nella classifica dei cognomi più diffusi nel capoluogo lombardo i cinesi hanno scalzato il patronimico meneghino per antonomasia: Brambilla. I dati, che vedono i cognomi stranieri battere quelli tipici locali sono dell'assessore all'Area metropolitana del Comune, Daniela Benelli e "dimostrano come Milano stia cambiando sul piano etnico e sociale".
E pensare che venticinque anni fa, tra i primi trenta cognomi milanesi, non ce n'era nemmeno uno straniero. Oggi ce ne sono quattro e l'unica continuità con il passato è rappresentata dal vertice della classifica che anche nel 2012 è "occupata" dai Rossi ma già al secondo compare l'orientale Hu. Tra i primi dieci cognomi registrati all'anagrafe ben tre sono di chiara provenienza cinese e il "milanesissimo" Brambilla, cognome con cui viene identificata la famiglia meneghina per antonomasia, è solo all'ottavo posto, mentre l'altrettanto milanese Fumagalli è al trentesimo. I cognomi cinesi in città vanno per la maggiore: tra i primi 100 se ne contano ben 12. Ci sono 3.694 Hu, 1.625 Chen e 1.439 Zhou. Poi 1.030 Wang, 930 Wu, 916 Lin, 829 Zhang, 742 Liu, 684 Zhao, 676 Li, 633 Zhu, 581 Zheng. E i milanesi a questi cognomi brevi si sono ormai abituati per ragioni storiche: la comunità cinese è la più antica della città, poiché il primo insediamento in via Paolo Sarpi risale agli anni '20.

A parte la massiccia presenza dei cinesi, scorrendo l'elenco dei 100 cognomi più diffusi, spiega l'assessore, non si rilevano "invasioni" degli stranieri. Solo tre, tra i primi cento, cognomi di chiara matrice araba: Mohamed, al 34esimo posto (944 persone); Ahmed, al 63esimo (741); Ibrahim, situato al 75esimo posto (656). Sorprese anche dall'analisi dei cognomi ambrosiani doc. Tra i primi dieci figurano al terzo posto Colombo (3.685), al quarto Ferrari (3.568), al settimo Villa (1.905), tutti di antica tradizione meneghina. Brambilla, invece, compare solo al 9 posto della classifica essendo portato "solo" da 1.536 cittadini, mentre Beretta (cognome del primo Sindaco di Milano) è "relegato" addirittura al 28 posto, con 1.042 persone.

TASSA SUGLI SMS PER FINANZIARE UN FONDO PER LA PROTEZIONE CIVILE. PURTROPPO NON VA . . . !!!

 Niente da fare per l'ennesima tassa che il governo tecnico avrebbe voluto introdurre. Stavolta colpiti sarebbero dovuti essere gli SMS, preziosa fonte di informazione molto utilizzata in Italia, anche se sempre meno con i moderni smartphone.
Due centesimi di euro per ogni SMS inviato, come se costassero poco, al fine di costituire un fondo che sarebbe servito a finanziare le attività della Protezione Civile. Solo 24 ore è durata la possibilità che il tutto si concretizzasse: dopo un'iniziale proposta legata agli SMS il Governo ha deciso di ripiegare sui più sicuri e ormai gettonatissimi carburanti, agendo una volta in più sulle accise.

Tralasciando ogni commento di ordine politico ci fa piacere notare che i nostri consigli, ogni tanto, vanno a buon fine. Nel dubbio di un'eventuel tassa futura, e dato il loro costo, invitiamo tutti ad optare per sistemi come WhatsApp, Viber e ChatON, ora anche per BlackBerry, tanto per fare degli esempi.

Questo almeno finchè non verrà deciso di tassare anche le connessioni Internet dei cellulari cosa che, con i tempi che corrono, non è affatto da escludere.

SANITA': SI CHIAMA WIN CHE CURERA' I PAZIENTI DA CASA CON UNA TECNOLOGIA SENZA FILI PER ABBATTERE I COSTI DELLA SANITA'.

Il dispositivo ideato da un gruppo di studenti dell'Università Sant'Anna di Pisa permette di curare i pazienti da casa invece che in ospedale. Il risparmio è su tutti i fronti.
La cura per abbattere i costi della sanità è senza fili.  Dall'iniziativa di un gruppo studenti dell'Università Sant'Anna di Pisa è nata Win, Wireless Integrated Network, la start up che ha messo a punto un sistema di sensori per monitorare i pazienti a distanza o a casa invece che in ospedale.
Dal 2009, anno in cui è nata Win, i sette soci fondatori (cinque ricercatori e due manager) hanno già conquistato 15mila aziende sanitarie italiane. Nel 2011 sono arrivati a fatturare circa 700mila euro, il triplo dei dodici mesi precedenti.
 "Il nostro dispositivo è molto semplice e leggero - ha dichiarato Antonio Mazzeo, presidente di Win -  ha le dimensioni di un blackberry e permette di misurare la temperatura, il sangue, tutto senza fili. Basta indossarlo e, grazie ai sensori posizionati in punti specifici del corpo, i dati vengono inviati ad un sistema centrale dove il medico può visualizzarli e monitore da remoto, in modo rapido, la situazione clinica del paziente. La semplicità di utilizzo è pensata anche per le persone anziane. Si attiva schiacciando un semplice tasto ON e lui parte misurando e inviando i dati".

Da settembre ad oggi sono numerose le Asl italiane che hanno adottato questo servizio, che permette di ridurre i costi delle prestazioni sanitarie.

"Il risparmio deriva da due fattori: primo permette di anticipare il passaggio da reparti a più alta intensità di cura, quelli di terapia intensiva, a quelli inferiori, di medicina generale. Oppure anticipa il transito del paziente dai reparti di medicina generale a casa. Abbiamo già calcolato che solo dalla riduzione del passaggio degli infermieri in corsia si ottiene un risparmio di 110mila euro l'anno. Questo vale per un reparto di 24 posti letto. Tenendo conto che il sistema Win ha un costo di 65mila euro, vuol dire che in meno di un anno si ammortizza l'investimento".

Dopo aver convinto le aziende italiane, il team di Mazzeo punta al mercato estero.

"Siamo già stati contattati  dalla Libia e invitati alla Conferenza mondiale sulla povertà proprio perché un dispositivo come questo può aiutare paesi in via di sviluppo permettendo di fare analisi specialistiche in loco, ma farle monitorare da esperti internazionali". 

sabato 14 aprile 2012

GOOGLE INIZIA BENE IL 2012 CON UN'ENTRATA DEL +61%. NUOVE AZIONI PER I DIPENDENTI.

Google fatturato 2012: nel primo trimestre +61%, nuove azioni ai dipendenti di Alessandro Pignatelli


Google marcia che è un piacere. Nel primo trimestre del 2012, infatti, il fatturato ha fatto segnare un significativo +61%. Gli utili netti sono stati di 2,89 miliardi di dollari (8,75 dollari per azione), il fatturato è stato pari a 10,65 miliardi di dollari.

Insomma, è andato meglio delle previsioni, considerato che gli analisti si aspettavano profitti netti per 9,64 dollari per azione su un giro d'affari pari a 8,1 miliardi di dollari. Rispetto allo stesso periodo del 2011 (utili netti per 5,51 dollari per azione su un fatturato pari a 8,14 miliardi di dollari) il motore di ricerca ha visto i profitti netti crescere del 61% mentre le vendite sono aumentate del 24%.

venerdì 13 aprile 2012

SIAMO SOCI: LA NUOVA PIATTAFORMA ONLINE PER GLI INVESTITORI.

La piattaforma on line SiamoSoci, nata pochi mesi fa dall'iniziativa di nove imprenditori (tra cui Paolo Berberis, Dario Giudici e Fabio Cannavale) ha già richiamato oltre 380 start up e 200 investitori registrati. Nel complesso sono 40 i progetti completati e già pubblicati, 10 milioni di capitali d'investimento "potenzialmente" disponibili e tra investimenti già realizzati.

Un segnale positivo che contribuisce alla creazione di un mercato per la raccolta di capitale di rischio da parte di start up innovative.

"Quando la start up utilizza correttamente la nostra piattaforma, inserendo una valutazione economica ragionevole e informazioni complete - ha spiegato Dario Giudici, Ceo di SiamoSoci - l'interesse degli investitori è immediato. Chi inserisce valutazioni troppo alte o dati non completi non riuscirà a finanziarsi nemmeno qua, perché i miracoli oggi non esistono".

Tra i progetti che hanno già ricevuto finanziamenti ci sono Viamente (300mila euro) piattaforma di rout planner che permette alle aziende di pianificare i percorsi giornalieri dei propri veicoli e distribuire il carico di lavoro; Geomercato (500mila euro ) sito per fare la spesa on line a filiera corta e riceverla a casa propria. Infine Rocket Design (100mila euro) che progetta pezzi d'arredamento con stili decisamente originali.

IKEA: IL MOBILE DEL FAI DA TE DIVENTA IL NUOVO BUSINESS ITALIANO. TUTTE LE SPIEGAZIONI DEI SUOI INVESTIMENTI.

La notizia fa ben sperare perché di fatto una multinazionale come Ikea che prende una decisione di questo calibro potrebbe aprire la strada a un nuovo trend aziendale e "invertire la rotta".

Sono 24 i fornitori italiani, molti dei quali piemontesi, per 1 miliardo di euro di acquisti, come spiega Lars Petersson, amministratore delegato di Ikea in Italia, ha commentato:

"Ikea è alla ricerca continua di possibili sviluppi degli acquisti in Italia che punta a incrementare, recentemente abbiamo individuato nuovi partner italiani che hanno preso il posto di fornitori asiatici, grazie alla loro competenza, al loro impegno e alla capacità di produrre articoli caratterizzati da una qualità migliore e a prezzi più bassi dei loro concorrenti asiatici".

Nel 2011 - informa Leggo - Ikea ha comprato in Italia più di quanto vende nei suoi negozi nella penisola: l'8% del volume degli acquisti del gruppo nel mondo viene effettuato in Italia, ma il mercato italiano copre solo il 7% del volume delle vendite mondiali.

Le prime tre regioni italiane da cui il colosso svedese si approvvigiona sono: Veneto proviene il 38% del acquisti in Italia, Friuli con il 30% e  Lombardia con il 26%. Ikea acquista nel solo nordest d'Italia più che in Svezia o Germania contribuendo a dare lavoro a  2.500 risorse.

Ecco perché, dovremmo tutti acquistare i mobili da Ikea.

giovedì 12 aprile 2012

ESODATI MINISTERO: SARA' EMANATO PRESTO UN DECRETO CON UNA BUONA COPERTURA FINANZIARIA.

E' stata trovata la copertura finanziaria per risolvere il caso degli esodati, coloro che avrebbero dovuto andare in pensione con le vecchie norme dopo aver firmato accordi con le aziende. Il ministero del Lavoro spiega in una nota che l'importo è "adeguato a tutte le esigenze senza dover ricorrere a risorse aggiuntive". Sarebbero 65mila le persone coinvolte, ma la Cgil ribatte: "Dati sballati, il governo scherza con il fuoco".
Il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ha ricevuto i risultati dell'analisi dei tecnici per evitare che lavoratori vicini al pensionamento si trovassero senza reddito e senza pensione e subissero una disparità di trattamento rispetto ad altri pensionati.

Elsa Fornero ha voluto, si legge in una nota del Ministero, "per rispetto verso queste persone un'analisi di dettaglio molto puntuale". L'operazione ha richiesto "un tempo relativamente lungo che può aver alimentato preoccupazione" ma che alla fine, sempre secondo la nota, ha dato "risposta a una situazione di comprensibile ansia per migliaia di persone, fugando un ingiustificato allarmismo". Nelle prossime settimane sarà quindi emanato il decreto ministeriale per questa categoria.

Il ministro sta anche valutando, per specifiche situazioni, di intervenire sui lavoratori coinvolti in accordi collettivi firmati presso il ministero del Lavoro entro il 2011. Per questi, che beneficiavano di ammortizzatori sociali di "scivolo" verso la pensione, la Fornero pensa di mantenere le normative precedenti il governo Monti.

La Cgil: "Dati sballati"
"Sono dati sballati. Il governo scherza con il fuoco": così la Cgil commenta il numero di esodati comunicato dal ministero. "Il dubbio è che con queste cifre si voglia nascondere la vera entità del fenomeno e non si voglia risolvere il problema", per "non ammettere di aver fatto una riforma delle pensioni sbagliata e superficiale".

Bonanni: "Usati metodi sbagliati"
Il numero di 65mila esodati fornito dal ministero del Lavoro "è credibile solo secondo i criteri usati dal governo" e cioè se "si riconoscono i due anni stabiliti dal milleproroghe". Lo ha dichiarato il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, secondo il quale se si prendono in considerazione, come ha chiesto il sindacato, i 48 mesi gli esodati sono "decine di migliaia in più". Insomma, ha osservato Bonanni, "se il ministro fa diventare piccolo il perimetro anche il numero diventa piccolo".

mercoledì 11 aprile 2012

CASO BOSSI: MARONI SI RECA IN PROCURA A MILANO E DICE: "BOSSI E' STATO RAGGIRATO".

L'ex ministro dell'Interno Roberto Maroni è andato in procura a Milano per incontrare i pm che indagano sui fondi della Lega. Maroni ha illustrato ai magistrati i passi compiuti dal partito per fare chiarezza al proprio interno. Prima di lui si è recato in Procura anche anche Attilio Fontana, sindaco di Varese, mentre all'incontro è atteso anche Stefano Stefani, nuovo tesoriere del Carroccio.
"Non vogliamo nascondere nulla. Siamo qui per garantire una collaborazione piena e leale per l'accertamento della verità", ha detto Maroni, spiegando di aver chiesto lui l'incontro ai pm. L'ex ministro dell'Interno in relazione all'inchiesta sui fondi della Lega ha dato la disponibilità "a fornire" la documentazione che eventualmente verrà richiesta dalla magistratura.

La sensazione "è che qualcuno abbia approfittato della buonafede di Umberto Bossi per favorire se stesso o altre persone", ha sottolineato poi riguardo alla vicenda delle distrazioni dei fondi del Carroccio. "Siamo pronti a essere parte civile, come Lega Nord, in un eventuale processo".

"Per i partiti autofinanziamento o 5 per mille"
"Penso che sul finanziamento ai partiti si debba procedere come si fa con le associazioni di volontariato e cioé con l'autofinanziamento o il 5 per mille", ha detto Roberto Maroni al termine dell'incontro con i magistrati. Senza rispondere a chi gli ha chiesto se il partito fosse pronto a restituire i 18 milioni dell'ultimo rimborso elettorale, che per l'accusa sarebbe stato versato a fronte di un rendiconto falsificato, l'ex ministro ha parlato di come a suo parere si dovrebbe procedere per il finanziamento ai partiti. Poi ha aggiunto che è anche "giusto garantire ai gruppi parlamentari e ai gruppi che sono nelle istituzioni le risorse necessarie affinché svolgano bene il loro lavoro".

"Una società verificherà i conti"
La Lega Nord ha dato incarico alla società di revisione PriceWaterHouse di "effettuare una verifica patrimoniale della situazione finanziaria" dei conti del partito, ha annunciato l'ex ministro dell'Interno.

"Per noi codice etico è come legge"
Per la Lega "il codice etico è importante come il rispetto delle leggi", ha sottolineato Maroni parlando coi cronisti dopo il colloquio coi pm milanesi. "Ci sono una serie di situazioni non bellissime", ha detto. "Il versante giudiziario ci interessa poco, noi siamo diversi. Per noi questa indagine ha svelato la violazione del codice etico, che è altrettanto importante che il rispetto delle leggi".

Bossi: "Bene Maroni dai pm"
"Hanno fatto bene ad andare con Maroni per fare disponibilità ai chiarimenti, assieme al nuovo tesoriere". Così Umberto Bossi, in un colloquio con il direttore de La Padania Stefania Piazzo che sarà pubblicato domani, commenta la "visita" in procura di Roberto Maroni. "Non dimentichiamoci - aggiunge - che i tempi della politica non li decide la magistratura".

domenica 8 aprile 2012

CASO BOSSI: MARONI SCRIVE SUL SUO FACEBOOK, "PULIZIA, PULIZIA, PULIZIA" . . . E BOSSI REPLICA, LA STIAMO FACENDO.

 "Pulizia, pulizia, pulizia senza guardare in faccia a nessuno". Lo scrive Roberto Maroni su Facebook. "Rivoglio la Lega che conosco - aggiunge - quella dei militanti onesti che si fanno un culo così sul territorio senza chiedere nulla in cambio, se non la soddisfazione di sentirsi orgogliosi di essere leghisti. Un abbraccio a tutti i barbari sognanti" conclude. Secondo fonti della Lega, i primi a saltare potrebbero essere Rosi Mauro e Renzo Bossi.
La replica di Umberto Bossi non si è fatta attendere. "La pulizia è già in atto e c'è già chi la deve fare", ha detto il Senatur in un'intervista al quotidiano del Carroccio "La Padania". In prima pagina, il giornale della Lega titola: "Contro l'attacco che mira a dividere. Bossi: tutti uniti".

Intanto raccontano che il segretario provinciale di Brescia abbia già inoltrato la richiesta al Consiglio federale di espellere Renzo Bossi dal partito; un'altra richiesta - spiegano le stesse fonti - partirà dal segretario provinciale di Milano per chiedere l'esclusione di Rosi Mauro. Il terremoto che ha colpito il Carroccio non si arresta, nuove scosse sono previste nei prossimi giorni, sia sul piano giudiziario che su quello politico. Roberto Maroni e' stato chiaro nel lanciare dal suo profilo Facebook il grido di battaglia. "Non possiamo presentarci alle elezioni in questo stato", fanno sapere dal suo staff.

Il timore di Maroni, viene fatto osservare da un suo fedelissimo, è che ci sia qualcuno che possa passarla liscia, che ci possa essere il tentativo di "annacquare" le responsabilita' o di diluire i tempi dell'accertamento della verità.

venerdì 6 aprile 2012

CASO BOSSI: "IL SENATUR", CON I NOSTRI SOLDI, SI FACEVA BELLO CON I SUOI FIGLI. . . NON E' GIUSTO . . . !!!

Questa e' stata davvero la goccia che ha fatto traboccare . . . l'Italia . . . , come si fa ad essere cosi' ingordi ? 

Nelle casse della Lega Nord sono entrati anche soldi "in nero". Lo ha detto la segretaria amministrativa del Carroccio, Nadia Dagrada, ai pm di Milano e di Napoli. "Mi si chiede se siano entrati nelle casse della Lega Nord soldi in contante 'in nero'. Sì - ha detto Dagrada -, mi ricordo che, alcuni anni fa, l'ex amministratore della Lega Nord, Balocchi, portò in cassa 20 milioni di lire in contante dopo essersi recato nell'ufficio di Bossi".
La segretaria: "Avvisai Bossi"
"Io stessa avevo avvisato Bossi delle irregolarità" commesse da Belsito. E' quanto ha detto ai pm di Milano e Napoli Daniela Cantamessa, segretaria particolare del leader della Lega dal 2005. Nell'interrogatorio di due giorni fa la donna sottolinea anche di aver detto a Bossi che Rosy Mauro "era un pericolo".

Dagrada: "Situazione precipitata dopo la malattia di Bossi"
"La situazione è precipitata dopo la malattia del segretario federale Umberto Bossi" ha spiegato ai pm la Dagrada nell'interrogatorio del 3 aprile. "Dopo il 2003 - ha detto la segretaria amministrativa della Lega - c'è stato "l'inizio della fine": si è cominciato con il primo errore, consistito nel fare un contratto di consulenza a Bruxelles a Riccardo Bossi, se non ricordo male da parte dell'onorevole Speroni. Dopodiché si sono cominciate a pagare, sempre con i soldi provenienti dal finanziamento pubblico, una serie di spese personali a vantaggio di Riccardo Bossi e degli altri familiari".

Dagrada: "Spese della famiglia Bossi pagate con i soldi della Lega"
"In particolare - ha raccontato la Dagrada ai pm - con i soldi della Lega venivano pagati i conti personali di Riccardo Bossi, per migliaia di euro, e degli altri familiari, come per esempio i conti dei medici sia per le cure dell'onorevole Bossi sia dei suoi figli. A tal riguardo mi risulta che Belsito paghi con i soldi della Lega tali conti".

Dagrada: "Belsito registrò la telefonata con Bossi su spese"
Nell'interrogatorio con i pm di Napoli e Milano, la Dagrada ha affermato di aver appreso dall'ex tesoriere, Francesco Belsito, che questi aveva registrato un colloquio con Umberto Bossi nel quale gli aveva "ricordato" tutte le spese sostenute nell'interesse personale della famiglia del Senatur con i soldi del finanziamento pubblico. "Non so - ha dichiarato Dagrada - se Belsito abbia effettuato veramente tale registrazione. Mi disse però di voler utilizzare tale registrazione come strumento di pressione dal momento che volevano farlo fuori".

Dagli atti la guerra fra Belsito e Castelli
Dagli atti dell'inchiesta emerge la guerra in corso fra Belsito e l'ex ministro Roberto Castelli. Castelli, nominato a gennaio componente del comitato amministrativo che doveva revisionare i conti del Carroccio, chiede a Belsito il dettaglio dei bilanci e quest'ultimo si lamenta, anche del fatto che i Bossi non lo difendano. "Sono offeso - dice Belsito alla Dagrada, dirigente amministrativa della Lega, in una telefonata intercettata - e non porto più neanche la focaccia, m'hanno addossato come quello che porta la focaccia per conquistare il capo". La Dagrada, risponde ridendo: "E tu digli che gli porti anche il fornelletto per scaldare la focaccia, ma quando ci sarà la testa di Castelli".

INCIDENTE AEREO F-18: CI SONO ANCORA DEI DISPERSI.

Non sono ancora stati rintracciati tutti i residenti del complesso di appartamenti in Virginia sul quale si è schiantato un caccia F/A-18 Hornet della Marina statunitense a causa di un guasto meccanico, schiantandosi in un'area residenziale provocando un grosso incendio. I soccorritori sono ancora al lavoro tra le macerie degli edifici distrutti dall'impatto e dal successivo incendio. Nell'incidente sono rimaste ferite sette persone, fra cui i due piloti, che sembrano fuori pericolo. E' stata evitata una vera e propria catastrofe, grazie alla benzina che se ne sono disfatti, evitando una palla di fuoco nel cielo. A pilotere l'aereo era un'allievo-pilota, dove dietro di lui c'era uno dei migliori istruttori con ,olti anni di esperienza.

mercoledì 4 aprile 2012

MONTI E FORNERO: UNA RIFORMA STORICA IN UN DISEGNO I LEGGE DI 70 ARTICOLI E GUADAGNO PER TUTTI.

La riforma del mercato del lavoro rappresenta un "impegno di rilievo storico per l'Italia". A sottolinearlo il premier Mario Monti illustrando il ddl nel corso di una conferenza stampa. "Le norme elaborate metteranno in campo una rete di sicurezza universale rendendo più efficiente ed equo lo strumento degli ammortizzatori sociali creando lavoro stabile e crescita", ha poi aggiunto.
La riforma è contenuta in un disegno di legge di 70 articoli, disposti in otto diversi "capi" e riempie un'ottantina di pagine. Il provvedimento, fin dal titolo, evidenzia che si tratta di una riforma "in una prospettiva di crescita".

"Mai detto che la crisi è finita"
"Non ho mai detto che la crisi è finita". Così il premier precisa il senso delle sue dichiarazioni in Asia anche per rispondere alle critiche del leader Idv, Antonio Di Pietro. "Quello che ho detto parlando ad un pubblico internazionale è che la crisi nell'Eurozona è quasi finita e che l'Italia ha contribuito", ha spiegato.

Monti: "Raggiunto un equilibrio"
Il governo ritiene di aver raggiunto "un punto di equilibrio" anche se è ovvio che ci siano "aspetti di contrasto". "L'insieme di ciò che abbiamo introdotto in questi mesi - ha spiegato Monti - rappresenta un pacchetto piuttosto importante per rilanciare l'Italia su basi stabili". "Ci siamo assicurati della condivisione delle linee del progetto da parte dei leader politici che sostengono il governo e adesso guardiamo con rispetto e con molta speranza all'iter parlamentare che auspichiamo approfondito ma anche spedito".

"Tutele per licenziamenti ingiustificati"
"La flessibilità - ha sottolineato il premier - esce in modo molto equilibrato e sereno da questa riforma del lavoro, è stata accresciuta in misura rilevante la flessibilità in uscita con una serie di garanzie che rispettano da una parte la necessità che i giudici del lavoro non entrino troppo in valutazioni che appartengono alla responsabilità del datore del lavoro, ma siano lì a tutelare ancor più di oggi i lavoratori oggetto di licenziamenti ingiustificati di carattere discriminatiorio e abbiamo cercato di combattere la precarietà per quel che riguarda la flessibilità in entrata".

Fornero: "Riforma guadagno per tutti"
La riforma rappresenta un "guadagno netto per la collettività", ha detto il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, spiegando che il governo punta ad avere più occupazione e più partecipazione al mercato del lavoro, soprattutto delle donne. Una delle misure del ddl sul lavoro, infatti, "contrasta la pratica barbara delle dimissioni in bianco", prassi diffuso per le lavoratrici.

"Delega P.A. inserita in seguito"
La riforma non contiene la delega sui dipendenti della P.A. che verrà inserita in seguito, ha dichiarato il ministro Fornero che spiega come il ministro della P.A., Filippo Patroni Griffi, abbia richiesto un periodo di confronto con i sindacati prima di inserirla al posto dell'attuale art. 2 del testo.

"Dll nelle mani di Napolitano"
"Il nostro disegno di legge è nelle mani del presidente della Repubblica che lo deve vedere e firmare se gli piace".

"Non blindare lavoratore al lavoro"
Il ministro ha poi spiegato che il governo punta a rafforzare il contratto a tempo indeterminato come modalità standard di lavoro senza "blindarlo perché non si può inchiodare il lavoratore" al suo posto di lavoro. "Il contratto standard potrà partire con un contratto di apprendistato nel quale però si dovrà fare vera formazione, certificata e spendibile nel mercato del lavoro".

"Art. 18? Grande modello ma il mondo cambia"
"E' un modello ampiamente collaudato - ha spiegato Fornero iniziando a spiegare la correzione del'art.18 -: tutte le economie a basso tasso di disoccupazione strutturale hanno flussi di entrata e uscita dal mercato del lavoro molto più elevati".

Processo abbreviato per licenziamenti
Per le cause di lavoro sui licenziamenti sarà previsto un processo speciale abbreviato rispetto ai normali processi. "Si accelera - ha detto Fornero - il percorso del giudice verso la sentenza".

Reintegro se motivo insussistente
Il giudice può applicare la disciplina del reintegro sul posto di lavoro "nell'ipotesi in cui accerti la manifesta insussistenza del fatto posto a base del licenziamento per giustificato motivo oggettivo" (cioè economico). E' questo il passaggio del nuovo art.18 previsto dalla bozza della riforma del lavoro inviata al Quirinale.

domenica 1 aprile 2012

CALCIOSCOMMESSE: IN MANETTE A BARI 9 CALCIATORI DI CUI ANCHE L'ATALANTINO MASIELLO, EX GIOCATORE BARESE.

E' scattato nella notte il blitz dei carabinieri che ha portato all'arresto di numerosi personaggi coinvolti nell'indagine sul calcio scommesse condotta dalla procura della Repubblica di Bari. In manette anche un calciatore di Serie A. Per tutti è stata contestata l'associazione per delinquere finalizzata alla frode in competizioni sportive. Ancora massimo riserbo per i dettagli dell'operazione da parte delle autorità.
Sono una ventina le persone indagate a Bari. Tra loro nove ex calciatori biancorossi, coinvolti nella presunta combine di nove partite dello scorso campionato di serie A. Tra le partite truccate c'è anche il derby Bari-Lecce (finito 0-2) che permise ai giallorossi di centrare la salvezza proprio in casa dei biancorossi che erano già retrocessi in B.

I provvedimenti restrittivi dovrebbero però riguardare - a quanto si sa per ora - un numero ridotto di indagati tra i quali Andrea Masiello, difensore dell'Atalanta. Le richieste di custodia cautelare sono state avanzate dal procuratore, Antonio Laudati, e dal sostituto Ciro Angelillis.

Masiello arrestato con due suoi amici
E' l'ex difensore del Bari, Andrea Masiello, ora all'Atalanta, il calciatore di Serie A finito in manette. Oltre a Masiello sono stati condotti in carcere due suoi amici e scommettitori, Giovanni Carella e Fabio Giacobbe, ritenuti complici delle combine di alcune partite disputate dal Bari nello scorso campionato di Serie A. L'accusa è di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva.

I nove calciatori coinvolti
Tra gli ex calciatori biancorossi indagati a Bari, oltre ad Andrea Masiello, ci sono Daniele Portanova (difensore del Bologna), Alessandro Parisi (difensore del Torino), Simone Bentivoglio, Marco Rossi, Abdelkader Ghezzal, Marco Esposito, Antonio Bellavista e Nicola Belmonte. Nel registro degli indagati ci sono anche i nomi del factotum barese Angelo Iacovelli, tre ristoratori - Nico De Tullio, Onofrio De Benedictis e Francesco De Napoli - ritenuti complici dei calciatori, scommettitori e loro amici: Arianna Pinto, Giovanni Carella, Fabio Giacobbe, lo 'zingaro' Victor Kondic, Leonardo Picci e l'albanese Armand Caca.

Nove partite truccate in Serie A
Le partite sotto la lente degli inquirenti sono le ultime nove del campionato di calcio 2010/2011, in particolare Bari-Lecce, Palermo-Bari, Bologna-Bari, Bari-Chievo e Bari-Sampdoria. C'è‚ anche Udinese-Bari del maggio 2010, una delle ultime del campionato 2009/2010.

GIORGIO CHINAGLIA SI SPEGNE ALL'ETA' DI 65 ANNI NELLA SUA RESIDENZA IN FLORIDA.

Si è spento a 65 anni Giorgio Chinaglia, attaccante simbolo della Lazio che vinse lo scudetto nel 1974. "Long John" è stato anche presidente della società biancoceleste nel 1983. Il decesso in Florida: la causa un infarto. Dal 2006 Chinaglia era indagato per riciclaggio. La bandiera della Lazio iniziò a giocare in Galles. In Nazionale memorabile il suo "vaffa" a Valcareggi dopo la sostituzione in Italia-Haiti ai Mondiali di Germania
I problemi con la giustizia
Dal 1983 Long John aveva appeso gli scarpini al chiodo ma la sua vita ha continuato ad essere piena di dribbling, tra annunci, fallimenti e truffe. In Italia, nella sua Roma dove negli anni '70 era un eroe, Giorgio Chinaglia non poteva più tornarci. Dalla primavera 2006 era iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di riciclaggio, poi un'ordinanza di custodia cautelare per estorsione ed aggiotaggio, nell'inchiesta sulle irregolarità nella scalata alla SS Lazio.  Infine, nel luglio 2008, il suo nome e' stato accostato al clan dei Casalesi.
Per la giustizia italiana, Chinaglia era latitante.

La carriera
L'ex bomber della Lazio, prima di decidere di far parlare di sè anche fuori dal campo, era stato la bandiera dei biancocelesti di Maestrelli, quelli dello scudetto del '74. Classico centravanti, forte, potente, impetuoso, entrava in area palla al piede e segnava. Era tanto forte in mezzo al campo, quanto provocatore fuori. A San Siro, di fronte ai tifosi interisti, scalciò il compagno di squadra D'Amico, reo di non aver rincorso Sandro Mazzola. All'Olimpico, dopo un gol nel derby, ando' ad esultare la Sud, curva dei romanisti. Al San Paolo, prima di Napoli-Lazio, saluto' il pubblico di casa mostrando le corna.

Chinaglia arrivo' nella Capitale a 22 anni, nel 1969. Nato a Carrara, il 24 gennaio 1947, ad appena sei anni, la sua famiglia emigro' in Galles dove apri' un piccolo ristorante. Qui Chinaglia comincio' a giocare a calcio: nello Swansea, poi nel Cardiff, in prima divisione. In Italia, proprio in Toscana, torno' nel 1966/67, alla Massese in serie C.

Poi due stagioni all'Internapoli, sempre in C, fino all'arrivo alla Lazio nel 1969/70, dove restò  fino al 1976. Nel 1971/72 Long John, soprannominato cosi' dai tifosi biancocelesti proprio perché cresciuto in Galles, vinse la classifica cannonieri di serie B con 21 gol e riporto' i biancocelesti in serie A. Proprio come giocatore di B, riusci' a conquistare un posto in Nazionale: esordio e gol in Bulgaria, il 21 giugno del 1972.

Nella stagione 1972/73 la Lazio neopromossa sfioro' lo scudetto: assieme a Chinaglia c'erano Giuseppe Wilson, Luciano Re Cecconi, Felice Pulici e Vincenzo D'Amico. Nella stagione 1973/74, lui segno' 24 reti e la Lazio conquisto' lo scudetto, alla penultima giornata (12 maggio 1974).

Il vaffa in mondovisione
Nell'estate '74 arrivarono i Mondiali tedeschi: Long John partì titolare ma con il ct Ferruccio Valcareggi non furono tutte rose e fiori. L'allenatore azzurro lo sostituì, nel corso di Italia-Haiti, e Chinaglia lo mandò a quel paese in mondovisione. Poco dopo finì l'avventura azzurra in Germania e con lei anche quella di Chinaglia in Nazionale che, col nuovo allenatore, Fulvio Bernardini, fu utilizzato poco. In tutto, in azzurro, dal 1972 al 1975, disputo' 14 partite e segno' 4 reti.

Chinaglia concluse, poi, la sua carriera oltreoceano, al Cosmos, club newyorkese dove giocarono anche Pele' e Beckenbauer. L'avventura nel calcio statunitense duro' sette anni, Chinaglia fu il miglior marcatore della storia della North American Soccer League: in sette anni segno' 193 gol in 213 partite. Appese le scarpette al chiodo, Chinaglia divenne dirigente a New York, per poi tornare alla Lazio da presidente.

Due anni alla guida del club biancoceleste e poi le esperienze di rito come commentatore sportivo.