sabato 5 maggio 2012

IMU: DAL 2013 A DECIDERE L'ESENZIONE SARANNO I SINDACI.

Mancano poche settimane alla scadenza della prima rata dell'Imu 2012, la nuova tassa sulle proprietà immobiliari introdotta dal governo Monti e - come abbiamo visto - è in atto una vera e propria ribellione da parte dei sindaci e di alcuni partiti politici. Il Governo, probabilmente per far calmare le acque, starebbe lavorando a una nuova proposta attuabile dal 2013 basata sulla versione scritta dal governo Berlusconi che avrebbe dovuto riguardare solo le seconde case, aggiungendo la possibilità per i Comuni di estenderla all'abitazione principale.

Ma se solo per la prima casa il gettito dell'Imu previsto per il 2012 è di 3,4 miliardi, con il via libera di questa nuova proposta i conti potrebbero non quadrare, perché sarebbero pochi i sindaci disposti ad applicare la tassa sulla prima casa.

L'ipotesi - informa il Corriere - potrebbe essere quella di girare tutto l'incasso dell'Imu ai Comuni, compresa la parte che oggi finisce allo Stato, ma allo stesso tempo tagliare i trasferimenti dallo Stato ai Comuni della stessa cifra che verrebbe a mancare per la mancata tassazione della prima casa.

In questo modo, per i conti dello Stato non cambierebbe nulla, mentre i sindaci potrebbero non poter fare a meno di mantenere la tassa sulla prima casa.

La soluzione è ancora un'ipotesi da sottoporre tra l'altro ai diretti interessati, con tutte le variabili che questo comporta.

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