mercoledì 23 maggio 2012

TERREMOTO EMILIA: SCAMPATO UN'ENORME DEPOSITO DI GAS SOTTERANEO A SAN FELICE SUL PANARO.

La terra non smette di tremare in Emilia, mentre scrivo, infatti anche oggi verso le 16 ero al pc ed un'altra piccola scossa ha rimosso un'altro pezzo del campanile a San. Felice sul Panaro. E intanto scopro una piccola notizia che ha del miracoloso: appena qualche settimana fa, la regione Emilia Romagna ha definitivamente detto di no ad un progetto che prevedeva un'area di stoccaggio di gas naturale proprio sotto San Felice sul Panaro, in zona Rivara. Esattamente nel punto sotto il quale si è verificato l'epicentro del terremoto.

E' incredibile leggere la profetica motivazione del "no" alla costruzione del deposito, come riportata da un assessore:

L'Emilia-Romagna e' tra le Regioni piu' attive nella sfida dell'energia: sono presenti 5 concessioni di stoccaggio (di cui 3 operative con una capacita' complessiva di 4,976 miliardi di metri cubi, circa il 32% del totale in Italia, e altre due che lo diventeranno entro il 2020) e siamo convintamente impegnati a raggiungere gli obiettivi di Europa 20-20-20, assunti nel Piano Energetico Regionale. Il progetto a Rivara non assicurava pero' la sicurezza necessaria, a partire dal rischio sismico elevato in quel territorio.

Qualcuno accusa la sindrome "Nimby" di voler dire sempre di no, ad ogni costo, e bloccare "la crescita del Paese". In questo caso, dire di no ha rappresentato la lungimiranza di chi sa che in un Paese sismico non è possibile accettare ogni rischio. Ricordiamocelo, quando si parlerà di fracking.

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