martedì 12 giugno 2012

IL CASO DEI 5 BAMBINI BOCCIATI IN PRIMA ELEMENTARE, SCATENA LA FURIA ANCHE IN PARLAMENTO.

L'Istituto «Giulio Tifoni» di Pontremoli (Massa Carrara) è al centro della bufera dopo la bocciatura di cinque bambini di prima elementare. Prima la protesta dei genitori dei bimbi, che una volta letti i risultati di fine anno hanno deciso di fare ricorso contro i provvedimenti e di chiedere i danni al ministero e al corpo docenti. Poi l'intervento del comitato dei genitori, poiché uno dei piccoli che non ce l'ha fatta ad arrivare in seconda è disabile, mentre tre sono extracomunitari. Ma non solo questo. Nel corso dell'anno una delle mamme ha portato avanti un ricorso al Tar (poi vinto) in cui veniva denunciato l’elevato numero di alunni nelle due sezioni scolastiche del “caso” in questione. Ora si pensa alla class action. E dopo essere finita sui giornali locali, la storia si è spostata nelle aule parlamentari. E' il Partito Democratico, che per mezzo la capogruppo in commissione Cultura della Camera Maria Coscia, fa sapere che è stata presentata un’interrogazione urgente in riferimento alla vicenda «per capire quali sono le ragioni che hanno spinto gli insegnanti, contro ogni principio pedagogico di ragionevolezza e buon senso, alla bocciatura». Messaggio recepito dal ministro che «sta facendo delle verifiche e naturalmente opererà nel migliore dei modi». E' l'annuncio dello stesso Profumo che, a margine della Giornata nazionale dell'innovazione, ha risposto ai cronisti che gli chiedevano un commento sulla vicenda.

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