sabato 22 settembre 2012

Il pranzo dei Deputati: dal 2014 sara' tutto a loro carico.

Oggigiorno, con la crisi economica che affligge il nostro paese, mangiare, si sa, รจ da sempre un costo molto impegnativo per le famiglie italiane, che spesso affollano i discount alla ricerca di prodotti a basso costo con un minimo di qualitร . Le alternative sono due: o si va sempre a mangiare dalla mamma (ma forse non รจ il caso...) oppure si va alla Camera dei Deputati, dove si pagร  solo la metร  del pranzo. L'altro 50%, infatti, รจ gentilmente offerto dalla stessa Camera, con soldi ovviamente pubblici. I costi? Ridotti ma mi ca tanto. Sono venti euro per un pasto completo a carico del deputato, con altri 18 che arrivano direttamente da Montecitorio. Al di lร  che si potrebbe discutere anche il costo (38 euro per un pranzo sembrano un po' esagerati...) ma sicuramente siamo di fronte ad un altro abuso e spreco di denaro pubblico.

Ora, perรฒ, si cambia registro (forse): i questori del Palazzo hanno infatti approvato una delibera che dovrebbe entrare in vigore dal 2014. In sostanza questo provvedimento รจ volto ad affidare in concessione il servizio di self service che dovrร  prendere il posto dell'attuale ristorante, di certo non a buon mercato.
Fin qui tutto bello, ma ecco arrivare la tanto famigerata burocrazia italiana. Serve tempo, dunque il provvedimento non entrerร  in vigore prima del 2014; la stima รจ di "un risparmio annuo di 2,5 milioni di euro" come riporta la delibera del collegio dei questori del 12 settembre: "Il sistema di compartecipazione al prezzo del pasto sarร  rivisto - si legge ancora - prevedendo in ogni caso, per i deputati, che il pagamento delle consumazioni presso il self service sia a totale carico degli stessi".
Risotto alla pescatora, salmone con patate lesse e bevanda a 20 euro; oppure un filetto, un contorno e una frutta. 5 euro per pasta con vongole e bottarga e cosรฌ via. Certo รจ che, per la ristorazione, ad oggi a bilancio c'รจ una cifra monstre: 3,5 milioni di euro. รˆ ora di dare un taglio: ai pasti, alle sovvenzioni e alle spese inutili.

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